Quesiti 301-400
D. Lgs. 81/08
Domanda
n° 400
Buongiorno,
chiedo
un suo parere in merito agli obblighi sicurezza per una società che affitta
spazi per brevi periodi ad altre aziende. La società locataria è costituita da
soli 3 amministratori, che lavorano per la stessa. Nessuno di questi ha un
contratto di lavoro come dipendente e/o collaboratore e non vi sono altre
figure subordinate. Il Testo Unico si applica?
Risposta
Se i
tre amministratori lavorano non coordinandosi, cioè ognuno per proprio conto
non si applicano gli obblighi previsti per il datore di lavoro nè il DUVRI. Se
invece i tre lavorano in azienda coordinandosi (soci lavoratori) uno dei tre
deve essere datore di lavoro e gli altri lavoratori e si applica il testo
unico. L'affitto degli spazi non comporta particolari obblighi se in questi
spazi affittati non lavora nessuno dei tre. Altrimenti occorre il DUVRI..
Domanda
n° 399
La
scadenza dei due anni per il controllo fumi la si considera partendo dalla data
dell'ultimo controllo e deve essere fiscale(es.:ultimo controllo 9 aprile 2009
occorre farla esattamente il 9 aprile 2011 oppure entro l'anno 2011?).
Chiedo
questo perchè se uno acquista una casa,aspetta al venditore fare la revisione
di fumi entro la scadenza dei due anni oppure aspetta al compratore e lo può
fare entro il 2011?.
Risposta
Quando
scade la data prevista per il successivo controllo la caldaia deve essere
spenta fino all'effettuazione del controllo. L'eventuale utilizzo, oltre ad
essere pericoloso, potrebbe comportare l'accusa di omicidio colposo in caso di
infortunio da ossido di carbonio. In caso di acquisto di una casa il controllo
spetta a chi deve utilizzare la caldaia perchè trattasi di controllo legato
all'uso. Ad esempio, se io scollego la caldaia dalla tubazione del gas non
avrebbe senso, e sarebbe impossibile, fare il controllo dei fumi, Chi vende
deve dare la DICO, la dichiarazione di conformità dell'impianto. Ulteriori
richieste devono essere inserite nel compromesso.I
.
Domanda
n° 398
devo
ritinteggiare la facciata e sostituire le grondaie, domanda
-il
ponteggio lo monterà una ditta specializzata che rilascerà il POS e il PIMUS
- i
lavori di tinteggiatura e sostituzione delle gronde, li eseguiranno n. 3 lavori
autonomi, di cui 1 è l'appaltatore,
a-l'autonomo
appaltatore si configura come datore di lavoro degli altri due autonomi, quindi
un impresa di fatto, e di conseguenza dovranno consegnare il POS e io dovrei
incaricare un CSE per redigere un PSC ?
b-
dovrei inoltrare la NOTIFICA PRELIMINARE?, i lavori non necessitano di titolo
abilitativo e si utilizzeranno 180 uomini-giorno,
la
ringrazio anticipatamente
Risposta
a- SI
se i lavoratori autonomi si coordinano ( e non possono non farlo......)
b- SI
.
Domanda
n° 397
una mia
amica ha aperto un'attività di parrucchiera e centro estetico con un'altra
persona.
devono
svolgere il corso RSPP datore di lavoro? non sono in società,
Risposta
Se una
persona fa l'estetista e l'altra fa la parrucchiera e lavorano ognuna per conto
proprio sono lavoratori autonomi che sfruttano lo stesso locale di cui dividono
le spese. In questo caso non si applica il D. lgs. 81/08 , il testo unico sulla
sicurezza, nessuno è datore di lavoro e non occorre fare niente.
Domanda
n° 396
Gent.mo
Ing. Mannelli mi è stato chiesto di redigere un Pos in questo caso : i lavori
sono sostituzione coppi tavolato danneggiati. Si occuperà dei lavori un
lavoratore autonomo.Però questo si avvarrà dell'aiuto di un altro lavoratore
autonomo.
Per il
montaggio del ponteggio un altro lavoratore autonomo(cognato del primo dei
due!).I lavoratori autonomi non redigono il Pos se lavorano singolarmente ma
poichè i primi due dovranno sostituire il tutto insieme sono obbligato a farlo
o no?Il terzo redige il pimus.Mi può dire per favore cosa spetta ad ognuno? .
Risposta
I primi
due devono fare il POS. Il terzo non deve fare niente (nè carte nè lavoro)
perchè è pericoloso montare un ponteggio da solo!. (art. 136 comma 6 Il datore
di lavoro assicura che i ponteggi siano montati, smontati o trasformati sotto
la diretta sorveglianza di un preposto, a regola d’arte e conformemente al
Pi.M.U.S., ad opera di lavoratori che hanno ricevuto una formazione adeguata e
mirata alle operazioni previste.)
Se
invece la terza fosse una impresa la terza deve fare il POS con allegato PIMUS.
Domanda
n° 395
Gent.mo
Ing. Mannelli mi è stato chiesto di redigere un Pos in questo caso : i lavori
sono sostituzione coppi tavolato danneggiati. Si occuperà dei lavori un
lavoratore autonomo.Però questo si avvarrà dell'aiuto di un altro lavoratore
autonomo.
Per il
montaggio del ponteggio un altro lavoratore autonomo(cognato del primo dei
due!).I lavoratori autonomi non redigono il Pos se lavorano singolarmente ma
poichè i primi due dovranno sostituire il tutto insieme sono obbligato a farlo
o no?Il terzo redige il pimus.Mi può dire per favore cosa spetta ad ognuno?
Risposta
I primi
due devono fare il POS. Il terzo non deve fare niente (nè carte nè lavoro)
perchè è pericoloso montare un ponteggio da solo!. (art. 136 comma 6 Il datore
di lavoro assicura che i ponteggi siano montati, smontati o trasformati sotto
la diretta sorveglianza di un preposto, a regola d’arte e conformemente al
Pi.M.U.S., ad opera di lavoratori che hanno ricevuto una formazione adeguata e
mirata alle operazioni previste.)
Domanda
n° 394
Può un
ispettore del lavoro durante una visita su di un cantiere bloccare i lavori ?e
mandare via il personale perchè non è presente il titolare dell'impresa ?quali sono
gli estremi giuridici per fermare i lavori ?si possono citare per danni ?al
momento del sopralluogo non hanno redatto verbale .
Risposta
No, No
No. La materia è regolata da varie circolari e norme di legge. L'ultima è
DIRETTIVA
18 settembre 2008
Rilancio
della filosofia preventiva e promozionale di cui al decreto legislativo 23
aprile 2004, n. 124, contenente misure di razionalizzazione delle funzioni
ispettive e di vigilanza in materia di previdenza sociale e di lavoro, a norma
dell'articolo 8 della legge 14 febbraio 2003, n. 30.
La
mancanza di verbalizzazione è, paradossalmente, la carenza più grave. Se si
vuole agire occorre farlo con il supporto di un avvocato che raccolga le
testimonianze dei presenti e presenti denuncia alla procura della repubblica.
Successivamente si può pensare a chiedere i danni al ministero.
Domanda
n° 393
Vorrei
sapere se un tecnico diplomato ipsia come me puo fare per legge il coordinatore
per la sicurezza, perche la mia azienda mi ha indicato per fare questo corso ma
durante lla formazione delle prime 40 ore ci è stato detto che giuridicamente
non è possibile
Risposta
Il
coordinatore per la progettazione e il coordinatore per l'esecuzione dei lavori
devono essere in possesso almeno di diploma di geometra o perito industriale o
perito agrario o agrotecnico,
Domanda
n° 392
per un
artigiano installatore impianti elettrici è obbligatorio il documento "
DURC"?
Risposta
No la
Direzione Generale per l'Attività Ispettiva, con nota n. 2988 del 5 dicembre
2005, indirizzata all'INPS, ha chiarito che per i lavoratori autonomi senza
dipendenti, in caso di effettuazione di lavori pubblici o privati, non c'è
l'obbligo della certificazione della regolarità contributiva nei confronti di
INPS, INAIL e Cassa Edili (DURC).
Secondo
il Ministero, sembra del tutto ragionevole interpretare l'art. 8, comma 3, del
D.L.vo 494/1996 nel senso che i lavoratori autonomi senza dipendenti non siano
destinatari del DURC.
Domanda
n° 391
Premetto
che sono alle prime armi e dovrei dirigere un piccolo lavoro che consiste nella
chiusura di una veranda che permette l'ampliamento di una camera ;io cpme D.L.
al comune dovrei presentare il Durc dell'impresa .Ma mi chiedo questa non fa
dipendenti (lavoratore autonomo), quindi al comune basta Durc + iscrizione
camera commercio e eventualmente una dichiarazione come non ha dipendenti?
Risposta
Si.
Niente POS, niente notifica alla ASL, il direttore dei lavori è responsabile
dei lavori (cioè della sicurezza) solo se riceve apposito incarico dal
committente. è comunque prudente per lui, essendo l'unico tecnico presente,
intervenire se il lavoratore autonomo viola grossolanamente le norme di
sicurezza.
Domanda
n° 390
In un
immobile di proprietà privata, locato ad una pubblica amministrazione per
essere adibito ad Ufficio Pubblico, le spese relative alla verifica
degll'impianto di messa a terra sono a carico del proprietario dell'immobile
oppure dell'amministrazione locataria?
Risposta
Salvo
diversa e apposita norma contrattuale le spese relative alla verifica
dell'impianto di messa a terra sono a carico dell'amministrazione locataria..
Domanda
n° 389
1)
Seguo un cliente che si occupa di gestioni museali (biglietteria, book shoop, sorveglianza
sale, didattica, etc.) il personale che utilizza è di solito preso con
contratto a progetto. La 81/08 li equipara ai lavoratori subordinati. Hanno
seguito un corso di formazione e visita (rischio postura e vdt). Ecco la
domanda è questa: possono essere designati dal DL come addetti antincendio e
addetti al primo soccorso ?
2) Seguo
un cliente che organizza mostre all'interno di strutture e siti di proprietà
del committente. Per realizzare la mostra (stand, impianti, etc) si avvale di
ditte specializzate e di un architetto che fa il progetto. I lavori durano più
di due giorni. Uno o più addetti della società vanno in loco per seguire i
lavori. Di quali documenti nella loro totalità c'è bisogno ?
Risposta
1) Se
il progetto lo prevede e se fa loro seguire l'apposito corso di formazione, sì
2) In
linea generale il committente deve allegare al contratto il DUVRI sulla base
delle informazioni che il suo cliente ha dalle ditte cui affida il subappalto
ovvero l'esecuzione di alcuni lavori. Nel caso che l'allestimento stand possa
configurare la realizzazione di un cantiere edile il suo cliente , se chiama
più ditte, deve nominare il CSP ma potrebbe essere, per il tipo di contratto,
che il CSP lo debba nominare il committente del suo cliente. In questo caso
cessa l'obbligo del DUVRI .
Domanda
n° 388
Buongiorno,
il
datore di lavoro di una azienza specializzata per il montaggio dei ponteggi può
essere preposto ai sensi dell'art. 123 ed anche capo cantiere?
Risposta
Si se
ha fatto il corso secondo l'allegato XXI
Domanda
n° 387
Ho
tutti i requisiti per poter fare il coordinatore .Mio padre è titolare di
un'impresa edile, POSSO fare il Coordinatore per la Sicurezza in cantieri dove
c'è la sua Impresa??
C'è che
mi dice di si e chi mi dice di no. io non sono dipendente di mio padre (cioè
non sono assunto) io faccio il geometra libero professionista e lui fa
l'impresa, ma se io volessi fare il coordinatore in un cantiere dove tra le
imprese c'e' anche quella di mio padre posso fare la sicurezza??? io so di no
perché c'è un conflitto per via del vincolo di parentela!
Risposta
si se
il cantiere è relativo ad una lottizzazione o altro ove suo padre è committente
(caso del committente che lavora nel proprio cantiere assieme ad altre imprese)
No in caso contrario . In questo caso sarebbe illegale se lei lavora per
l'impresa del papà, sarebbe deontologicamente non corretto se lei non lavora
per l'impresa del papà. Se suo padre fa parte delle imprese in un cantiere e
lei non è dipendente ( a contratto o come consulente) dell'impresa di suo padre
giuridicamente può fare il coordinatore in quanto la incompatibilità giuridica
è per il datore di lavoro delle imprese affidatarie ed esecutrici o un suo
dipendente o il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) da
lui designato. Il grado di parentela non rileva. Però deontologicamente non lo
può fare perché il suo giudizio potrebbe essere incrinato dal grado di
parentela. Quindi è una sua scelta, insindacabile da parte dell'organo di
vigilanza ma di cui dovrà eventualmente rispondere davanti al magistrato in
caso di infortunio grave o mortale.
Domanda
n° 386
Buonasera
in caso di impresa dipendente -lavoratore autonomo visto che chi eseguirà i
lavori in cantiere non ha dipendenti quali sono i documenti da elaborare per la
sicurezza?c'è bisogno della notifica alla Asl?e il responsabile della sicurezza
coincide col direttore dei lavori?
Risposta
Il
lavoratore autonomo non deve fare alcun documento per la sicurezza. Il
responsabile della sicurezza nel cantiere è il committente. Il direttore dei
lavori non c'entra niente a meno che il committente non lo nomini
"responsabile dei lavori" con delega totale in modo da togliersi
qualsiasi preoccupazione sulla sicurezza.
Domanda
n° 385
Sono un
impresa edile avrei qualche dubbio :
1) il
DVR è unico oppure va redatto per ogni cantiere?
2) il
mio DVR e' stato redatto il 2008 e da allora si sono avvicendati svariati
operai e tecnici per esempio attualmente nessun operaio presente nel DVR e' in
forza alla mia azienda ora mi e' stato chiesto di presentarlo per la stipula di
un contratto cosa dovrei presentargli?
Risposta
il DVR
è singolo per azienda mentre il POS è singolo per cantiere. Quando le
maestranze cambiano occorre integrare il DVR con gli attestati di informazione,
formazione e addestramento del nuovo personale indicando quali mansioni vanno a
ricoprire. Quindi il vecchio DVR va bene se correttamente integrato.
Domanda
n° 384
Sono il
titolare e socio di una srl che ha svolto lavori di impiantistica ed edilizia,
l' altro socio è mio fratello. Causa crisi la società è ferma dal 2009 senza
dipendenti ed ha sede legale formalmente solo dal commercialista. La srl quindi
ha 2 soci e abbiamo nominato un associato in partecipazione come responsabile
tecnico alla CCIAA e vorremmo nominarlo RSPP ed eventualmente RLS. Ad oggi
posso fare autocertificazione?
Risposta
Anche
senza associato non possiamo dire che la società è senza lavoratori (anche se è
senza dipendenti) Infatti è lavoratore il socio lavoratore di società, anche di
fatto, che presta la sua attività per conto delle società e dell’ente stesso.
L'autocertificazione si può fare fino a 10 lavoratori quindi non c'è problema .
Non nominerei l'associato come RSPP se non è ingengere o architetto perchè
dovrebbe fare tre corsi (28 ore/ 60 ore/24 ore) ma anche se ingegnere o
architetto deve fare un corso di 24 ore + aggiornamento periodico. Se l'RSPP lo
fa il datore di lavoro questi deve fare invece un corso di "solo" 16
ore. Per il RLS non fate corbellerie. Il RLS deve essere eletto dai lavoratori
non nominato dal datore di lavoro e deve fare un corso di 32 ore +
aggiornamenti annuali. Con un solo lavoratore il RLS non serve e non è obbligatorio.
Domanda
n° 383
Premesso
che:
L'art.
3 c.7 del d. lgs. 81/08 smi, dice che, "nei confronti dei lavoratori a
progetto ....e dei co. co.co. le disposizioni di cui al presente decreto si
applicano ove la prestazione lavorativa si svolga nei luoghi di lavoro del
committente".
L'art.
26 del D.Lgs. 81/08 si applica ai contratti d'appalto o d'opera o di
somministrazione.
La
domanda è:
Per un
mio co.co.co. che svolga la propria attività presso un ente terzo non devo fare
assolutamente nulla in materia di sicurezza?
I
co.co.co. lavorano presso l'Università in funzione di una Convenzione tra
l'Università medesima e il mio Ente che stabilisce che siano a carico dell'
Ente tali costi.
Sono
per la quasi totalità tutor didattici (insegnano,fanno assistenza durante gli
esami, etc.) tranne uno che è un tecnico informatico.
Non ho
capito bene cosa intende per forma lavorativa. Le posso dire che il contratto
recita così: co.co.co. a carattere autonomo, sia sotto il profilo formale che
sostanziale, con esclusione di qualsiasi intervento del committente (il nostro
Ente) in merito alle modalità di svolgimento e ai tempi di esecuzione della
prestazione, nonché di qualsiasi vincolo di esclusiva da parte del
collaboratore.
E'
escluso nei confronti del collaboratore ogni assoggettamento al potere
direttivo e di controllo dei dipendenti del committente.
E'
esclusa ogni partecipazione diretta o indiretta del co.co.co. alle attività
lavorative .....
Risposta
Siamo
di fronte ad un appalto promiscuo. Nell’appalto promiscuo i dipendenti della
ditta appaltatrice per poter eseguire la propria prestazione lavorativa devono
lavorare in un contesto di unita’ spazio-temporale con l'attività lavorativa
svolta dai dipendenti del committente, insistendo negli stessi luoghi ed
ambienti ed avendo o potendo condividere spazi, accesso alle fonti di energia
ed agli impianti tecnologici presenti nell’ambiente Scattano quindi gli
obblighi del secondo comma dell'art. 26 D. Lgs. 81/08 con scambio di
informazione con esclusione del DUVRI se l'attività svolta è intellettuale cosi
come appare. Comunque lei non deve fare nulla se non segnalare gli obblighi
citati al proprio datore di lavoro .
Domanda
n° 382
Egr.
Ing.
vorrei sapere
se all'interno di un cantiere il getto di calcestruzzo fatto da una betoniera,
con o senza auompa,e senza che l'autista prenda parte al getto ma si limiti
soltanto ad usare il telecomando,è considerata una lavorazione o una semplice
fornitura a pie' d'opera.E' quindi necessario chiedere all'autista della
betoniera tutti i documenti della sicurezza, in primis il POS ? Oppure niente.
La mia
funzione è di Coordinatore per l'esecuzione dei lavori.
Lo
stesso problema del POS si pone in effetti anche per la ditta installatrice che
fa la messa a terra del cantiere: per fare la messa a terra di 4 o 5 macchine
in realtà la ditta lavora in cantiere per poche
ore,
magari fa la messa a terra in un paio di giorni lavorando un paio d'ore al
giorno. Questa ditta ha comunque l'obbligo del POS ?
Risposta
La
questione ormai è superata dalla circolare emanata dal Min Lav. che esclude
l'obbligo del POS. Qualunque impresa entri nel cantiere deve fare il POS
escluso il fornitore di calcestruzzo in quanto così disposto dal Min lav. In
quest'ultimo caso il CSE deve assicurarsi che sia avvenuto il coordinamento tra
fornitore cls e impresa richiedente facendosi mostrare copia della modulistica
prevista in tale circolare.•Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali•_ Partenza•
Roma, 10/02/2011•Prot. 15/ SEGR /0003228
Domanda
n° 381
Avrei
due domande da porLe:
1. se
ho appena assunto il mio primo dipendente, posto il fatto di dover fare la
valutazione dei rischi e tutto ciò che richiede il d.lgs 81/2008 per la
formazione,come devo comportarmi per la valutazione dello stress?su che dati
devo basarmi,se l'assunzione l'ho appena fatta?
2. devo
fare e comunicare all'ispesl la verifica della messa a terra e la verifica
dell'impianto elettrico visto che ho assunto il mio primo dipendente?
Risposta
Fortunatamente
può risolvere tutto con l'autocertificazione che comunque adesso deve fare o
ripetere se già fatta. Eventualmente voglia "esagerare" può fare una
riunione con il dipendente entro novanta giorni , gli chiede se si sente
stressato per l'organizzazione del lavoro, se ha qualche suggerimento da dare e
fa un verbale firmato..
per
l'impianto elettrico deve avere la dichiarazione di conformità fatta
dall'elettricista. Deve inviare entro trenta giorni all'INAIL ex ISPESL copia
di tale dichiarazione utilizzando la modulistica che può trovare sul sito
ISPESL locale o di altre sedi. poi ogni cinque anni dovrà fare verificare
l'impianto di messa a terra dalla ASL o da un organismo privato abilitato.
Grazie
dei complimenti. è stata molto gentile
Domanda
n° 380
vorrei
sapere se il parafulmine è obbligatorio sugli edifici scolastici come la scuola
elementare oggi Primaria e sull'asilo oggi scula dell'infanzia. Nel primo caso
trattasi di scuola con addetti inferiori al n. di 100, nel secondo caso minore
a 50
Risposta
Secondo
una normativa scolastica assurda e obsoleta sì. Secondo il D. Lgs. 81/08 ( e
secondo la buona tecnica) solo se il calcolo dell'aurotezione fatto secondo le
norme CEI lo rende necessario.
Domanda
n° 379
Buongiorno,
In una
cooperativa ARL il RLS va eletto ??? Essendo tutti soci puo essere chiunque??
In una
società sia con dipendenti che con soci, RLS puo essere un socio al quale
ovviamente non è stata data delega in qualità di responsabile della sicurezza
aziendale?
Risposta
Il RLS
è un diritto dei lavoratori e nessun dovere per chiunque quale che sia la
formula societaria. Quindi la domanda è incomprensibile a meno che la
preoccupazione sia quella di evitare il futuro pagamento all'INAIL di due ore
lavorative e l'intervento del RLST. Comunque RLS può essere chiunque (anche un
socio escluso il datore di lavoro) sia eletto democraticamente dai lavoratori
tranne i componenti del servizio di prevenzione e protezione
Domanda
n° 378
Buonasera
ingegnere, a breve dovrò fare dei lavori di rifacimento delle facciate, i
lavori verranno eseguiti da me in economia, premetto non ho partita iva e non
sono artigiano... l'edificio si trova entro il perimetro di un lotto privato,
dovrei erigere un ponteggio alto circa sei metri. il ponteggio è provvisto di
libretto...
posso
io stesso montare il ponteggio senza incorrere in sanzioni ? utilizzerò tutti i
dpi, ma la cosa che mi spaventa è che pare non sia piu possibile utilizzare i
ponteggi propri, ma solo quelli montati ìda società con titolo di montatori...
se i lavoro a casa mia li faccio direttamente io è necessario prendere in
affitto un ponteggio?
Risposta
Supponiamo
che lei riesca a fare tutto da solo, ma per tutto si intende TUTTO. Ebbene, può
farsi male tranquillamente perchè la normativa che le hanno detto (e di cui ha
paura) si applica per attività edili da chiunque esercitate e alle quali siano
addetti lavoratori subordinati o autonomi. Quindi non si applicano a lei. Però
se i lavori sono visibili dalla strada o se ha qualcuno che la segnala
all'organo di vigilanza si vedrà probabilmente arrivare qualche ispettore del
lavoro che le chiederà il POS, il PIMUS, l'attestato di formazione per
ponteggiatore, le contesterà che per montare un ponteggio occorrono almeno tre
persone di cui uno è preposto, l'attestato del proposto, la nomina del medico
competente, il corso per RSPP ecc. ecc. ecc. Lei potrà dire che sta facendo del
bricolage ma non è detto che l'ispettore desista. Una via di compromesso
sarebbe farsi montare il ponteggio da una ditta di ponteggi ma, ripeto, se non
si fa aiutare da nessun altro negli altri lavori. .
Domanda
n° 377
L'amministratore
del condominio, di cui faccio parte, dopo una decisione assembleare, "
trovare un volontario che si prestasse a spostare i contenitori della
spazzatura dall'androne e riporli nella gurdiola", trovato il volontario
si e fatto firmare una certificazione che scagionava il condominio in caso di
eventuali infortuni. E legale tale azione. Ha un valore legale la dichiarazione
firmata dal condomino, in caso di un qualche infortunio?
Risposta
Quando
si affida un lavoro, anche se il lavoro viene svolto gratuitamente si forma un
rapporto di lavoro datore di lavoro. lavoratore (art. 2 comma 1 lettera a D.
Lgs. 81/08). Il datore di lavoro deve garantire la sicurezza del lavoratore ed
è punito penalmente se sbaglia. Le responsabilità penali non si possono
eliminare con un pezzo di carta (sa che pacchia sarebbe altrimenti per alcuni
imprenditori poco seri!)
Pertanto
quella dichiarazione non solo è nulla ma costituisce un'aggravante in caso di
infortunio perché dimostra che già si sapeva che poteva capitare un infortunio
e ciò malgrado non si è fatto nulla.
Domanda
n° 376
Gent.le
Professore,
in una
farmacia con due dipendenti è possibile effettuare una autocertificazione della
valutazione dei rischi o deve essere redatto obbligatoriamente il dvr visto che
come rischio credo debba essere valutato quello chimico e biologico oltre alle
posture incongrue, movimenti ripetitivi etc.
Risposta
è
possibile l'autocertificazione. In qualche caso l'organo di vigilanza chiede
prova della valutazione. Cioè se tu dici nell'autocerticazione che il rischio è
moderato o trascurabile a me va bene che lo autocertifichi ma voglio vedere
come hai fatto la valutazione: appunti, chelklist, analisi ecc. naturalmente
questa richiesta è più probabile se in farmacia c'è un piccolo laboratorio
chimico
Domanda
n° 375
in un
intervento di manutenzione straordinaria (da farsi con comunicazione di
attività di edilizia libera) con la presenza non contemporanea di più imprese,
importo inferiore a 100.000,00 euro e con meno di 200 u/g è obbligatoria la
notifica preliminare?
Risposta
Si ,
occorre anche il CSE
Domanda
n° 374
Gent.mo
Ingegnere
per
quanto concerne la realizzazione di nuova unità abitativa residenziale, posta
al piano terra ricavata dalla chiusura di porticato del medesimo edificio è
obbligatorio redigere il PSC oppure è sufficiente il POS.?
Risposta
Il PSC
non dipende dai lavori da fare ma se tali lavori sono fatti da almeno due
imprese, L'importo dei lavori è irrilevante . Prima del D. Lgs. 81/08 in
effetti erano rilevanti i lavori particolarmente pericolosi ai fini della
nomina del coordinatore. Attualmente la pericolosità è irrilevante, occorre che
ci siano almeno due imprese
Domanda
n° 373
un RSPP
può tenere un corso di formazione per i preposti ed i dirigenti?
Risposta
Si,
nessun problema. .
Domanda
n° 372
Bisogna
redigere il PSC per un cantiere inferiore a 200 uomini\giorno, ma con opere in
elevazione da realizzare (sostituzione di alcuni coppi sulla copertura del
tetto)?
Risposta
Solo se
intervengono nel cantiere, anche in tempi diversi, almeno due imprese.
Domanda
n° 371
Sto
compilando il PIMUS, la ditta esecutrice mi ha comunicato che subappalterà il
lavoro inviandomi le generalità ed i nominativi del personale della ditta
subappaltatrice. Il nominativo va inserito nel PIMUS?
Risposta
Il
PIMUS deve essere redatto dal datore di lavoro dell'impresa subappaltatrice.
Tale impresa dovrà fare un POS al quale allega il PIMUS. Ovviamente scatta
l'obbligo del PSC
Domanda
n° 370
volevo
sapere se è sufficiente che io RSPP firmi il POS, oppure è obbligatoria anche
la firma del DL, RLS e MC come il DVR.
Risposta
La
prima firma è quella del DL, poi occorre quella del RLS e se il datore di
lavoro è prudente seguono le fime del RSPP e MC
Domanda
n° 369
Il Dm
24 novembre 1984 è stato abrogato interamente?
Risposta
Non mi
risulta. Partendo dalla versione qui di seguito reperibile
http://www.sicurezzaonline.it/leggi/leggas/leggas19801989/leggas19841989doc/leggas19801989dmi/dmi19841124.htm
dobbiamo
togliere
DM del
16 e 2. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto sono
abrogate
le seguenti norme:
a) la
Sezione 1 (Disposizioni generali), la Sezione 3 (Condotte con
pressione
massima di esercizio non superiore a 5 bar), la Sezione 4 (Impianti
di
riduzione della pressione), la Sezione 5 (Installazioni interne alle utenze
industriali)
e le Appendici: «Attraversamento in tubo di protezione» e
«Cunicolo
di protezione» del decreto del Ministro dell'interno del 24 novembre
1984;
del 17
aprile 20082. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto
non sono piu' applicabili le prescrizioni di cui alla parte prima e quarta del
decreto del Ministro dell'interno 24 novembre 1984 recante: «Norme di sicurezza
antincendio per il trasporto, la distribuzione, l'accumulo e l'utilizzazione
del gas naturale con densita' non superiore a 0,8» e successive modifiche, per
quanto inerente agli impianti di trasporto di cui al presente decreto.
quindi
rimarrebbe la parte non espressamente abolita. Certo una maggiore chiarezza
nelle leggi sarebbe auspicabile.
.
Domanda
n° 368
sono un
autocisternista, vorrei sapere se sono obbligato ad agganciarmi con
l'imbragatura al corrimano della cisterna, se dall'alto non ci sono agganci?
Risposta
Come
lavoratore non autonomo lei non può decidere se e come attaccarsi ma deve
rispettare le norme aziendali di sicurezza. Se tali norme non ci fossero o
fossero carenti deve far presente il pericolo di caduta dall'alto cui è esposto
al datore di lavoro il quale, tramite il proprio responsabile del servizio
prevenzione e protezione, deve individuare il corretto punto di aggancio. Tenga
infatti presente che il punto di aggancio è la cosa più difficile da
individuare in caso di pericolo di cadute dall'alto perché ci sono tre
fenomeni, insufficiente resistenza del punto di aggancio- insufficiente tirante
d'aria - effetto pendolo, che , se non valutati correttamente, annullano la
protezione dell'imbragatura.
Domanda
n° 367
Per
ovviare al PSC è possibile frazionare il lavoro nel caso intervengano più
imprese prima e dopo l'appalto a distanza di mesi e infine non considerare il
proprio personale ?
Questa
è l'indicazione aziendale.
Risposta
Penso
che alla fantasia italiana non c'è limite! Il PSC è legato al progetto non
all'appalto.
art 90
c. 3 Nei cantieri in cui è prevista la presenza di più imprese esecutrici,
anche non contemporanea, il committente, anche nei casi di coincidenza con
l’impresa esecutrice, o il responsabile dei lavori, contestualmente
all'affidamento dell'incarico di progettazione, designa il coordinatore per la
progettazione.
Il
personale del committente , se svolge attività lavorativa nel cantiere,
realizza una impresa.
La
mancanza del PSC e/o del coordinatore quando previsto dalla legge è
responsabilità non del coordinatore stesso ma del committente e/o del
responsabile dei lavori che, nel caso specifico, si identificano con il
dirigente che firma il contratto di appalto e con il RUP
Domanda
n° 366
Egregio
ingegnere,
la
invio un nuovo quesito:
- è
possibile che un assistente tecnico (ancorché architetto) riceva un incarico di
RUP e gli venga assegnato, come Direttore dei Lavori, il proprio Direttore del
Servizio?
Risposta
Purtroppo
si.
Domanda
n° 365
Egregio
ingegnere,
sono un
dipendente ASL con vari incarichi di RUP. Poichè con le delibere di incarico
non mi è stato delegato il potere decisionale e di spesa le pongo i seguenti
quesiti:
1) il
DUVRI deve essere firmato dal legale rappresentante dell'Ente?
2)
Poichè è stato istituito un servizio di Prevenzione e Protezione con un
Direttore (RSPP), spetta a quest'ultimo sottoscrivere il DUVRI?
Risposta
Nel
campo di applicazione del decreto legislativo 12 aprile 2006. n. 163, e
successive modificazioni, tale documento è redatto, ai fini dell’affidamento
del contratto, dal soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo
alla gestione dello specifico appalto;
così è
scritto nel d. Lgs. 81/08. pertanto il DUVRI deve essere firmato dal dirigente
che affida l'appalto. Ovviamnete tale dirigente può richiedere, tramite il
datore di lavoro, l'intervento del RSPP che, in tal caso, deve anche lui sottoscrivere
il DUVRI.
Domanda
n° 364
DUE
domande.
LA
PRIMA
Nel mio
Ente (Consorzio Universitario – Consorzio di Enti locali ai sensi dell’art. 31
del TUEL) ci sono un paio di dipendenti che svolgono le proprie funzioni presso
due sedi universitarie afferenti ad una Università convenzionata con il nostro
ente.
Non si
può parlare di distacco perché tra l'altro lo stipendio di queste persone lo
paga il nostro Ente.
L’articolo
3 c. 6 del d.lgs. 81/08 e s.m.i. stabilisce che per il personale delle Pubbliche
Amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30
marzo 2001, n. 165, che presta servizio con rapporto di dipendenza funzionale
presso altre amministrazioni pubbliche, organi o autorità nazionali, gli
obblighi di cui al citato decreto 81/08 e s.m.i. sono a carico del datore di
lavoro designato dall’amministrazione, organo o autorità ospitante.
Ciò
stante, chiedo se è sufficiente come abbiamo fatto, chiedere in forma scritta
all’ Ente ospitante di farsi carico degli obblighi di cui al citato decreto.
LA
SECONDA
Uno dei
due lavoratori quello che svolge la funzione di custode è in servizio presso
una sede di proprietà del Comune (che è anche il socio di maggioranza del
nostro Ente) che è gestita dall’università.
Mentre
per le altre sedi sono presenti dei contratti di comodato fra Comune e
Università, in questo caso il Comune per motivi (penso di natura politica) non
firma comodato con Università.
Il mio
Dirigente, su mia sollecitazione, ha inviato diverse lettere in cui si chiede
al Comune e all’Università di addivenire ad un accordo ma fino ad ora senza
alcun risultato.
Secondo
lei, io che sono l’RSPP (senza potere di spesa aggiungo), cosa dovrei fare per
tutelarmi di fronte a questa situazione?
Mi
riferisco alla malaugurata ipotesi in cui il nostro dipendente abbia un
infortunio all’interno di un immobile occupato da una Università ma dove di
fatto l’università è “abusiva” pur essendo di fatto soggetto gestore della
sede.
Risposta
Dal
punto di vista RSPP ecco come comportarsi:
scrivere
una lettera al datore di lavoro dicendo che dagli elementi in possesso non
risulta con certezza che ci sia una dipendenza funzionale del Ns dipendente
dall'altra amministrazione e che quindi, in qualità di RSPP, si fa presente al
datore di lavoro della necessità di definire per iscritto tale dipendenza
funzionale o, in alternativa, occorre procedere alla valutazione del rischio
chiedendo all'altra amministrazione il permesso di accesso e la documentazione
necessaria. Occorre inoltre fare presente che , in assenza di certezza
sull'avvenuta valutazione dei rischi, occorre sospendere l'attività espletata
dal lavoratore
Domanda
n° 363
Se per
cortesia mi può spiegare quando un ponteggio si intende fuori schema e quindi
necessita di calcolo pur essendo composto tutto da telai prefabbricati (al di
fuori delle ipotesi di altezze oltre una certa misura, o teli o parti
strutturali miste che mi pare sia abbastanza chiaro richiedono il progetto ed
il calcolo)
Se Lei
dice che se è misto (pertanto canne innocenti e telai prefabbricati), potrebbe
non essere valida l’Autorizzazione Ministeriale;
a
questo punto allora, nel caso predetto non sarebbe sufficiente neanche un
progetto ed un calcolo della struttura in quanto lo stesso progetto dovrebbe
essere sotosto all’approvazione dell’Autorità Ministeriale?
Secondo
quesito
Qualora
un ponteggio o un ponte su ruote o macchinario fosse sfornito delle carte che
debbono
necessariamente accompagnarlo, fosse usato in cantiere normalmente per le
lavorazioni,
Occorrerebbe
rivolgersi all’Autorità di Sorveglianza di cui all’art. 70 c. 4^ del Dlgs n.
81/08? Oppure la segnalazione
di
specie avviene soltanto se la macchina o attrezzatura presenta degli evidenti
difetti in materia di sicurezza?
(anche
se i libretti non sono disponibili)
Risposta
L'acquisto
del ponteggio comporta l'obbligo da parte del fabbricante della consegna
dell'autorizzazione ministeriale alla costruzione ed all'impiego A tale
autorizzazione possono essere allegati, se il fabbricante lo ha
richiesto,schemi-tipo di ponteggio già autorizzati strutturalmente con
l'indicazione dei massimi ammessi di sovraccarico, di altezza dei ponteggi e di
larghezza degli impalcati per i quali non sussiste quindi l'obbligo del calcolo
per ogni singola applicazione. Pertanto se il ponteggio è montato in maniera
difforme da tali schemi occorre il calcolo. Attenzione che la realizzazione di
parti strutturali miste può far decadere la validità dell'autorizzazione
ministeriale all'impiego , senza la quale non ha senso parlare di calcolo.
se il
ponteggio è misto (pertanto canne innocenti e telai prefabbricati o telai
prefabbricati di diversi fabbricanti ) e la "mistura" influisce sulle
caratteristiche meccaniche dei componenti decade l’Autorizzazione Ministeriale.
Il calcolo serve per definire i coefficienti di sicurezza sulla base delle
caratteristiche meccaniche che il fabbricante garantisce e che il Ministero
approva. Venendo meno la garanzia del fabbricante non ha senso parlare di
calcolo.
Il
ricorso all’Autorità di Sorveglianza di cui all’art. 70 c. 4^ del Dlgs n. 81/08
è prevista solo per attrezzature marcate CE che presentano degli evidenti
difetti in materia di sicurezza.
Attrezzature
marcate CE prive di documentazione non possono essere messe in esercizio. La
marcatura Ce ancora non è prevista per i ponteggi.
Domanda
n° 362
un
automezzo che trasporta una cisterna di gasolio da 3000 lt che misure di
prevenzione (segnaletica,estintori) deve adottare?
Esiste
una legge che regolamenta questa materia?
Risposta
esiste
una normativa piuttosto complessa (ADR). Consiglierei di leggere questi
articolo:
http://www.trasportiediritto.com/2009/07/26/il-trasporto-di-merci-pericolose-adr/
http://members.xoom.it/PolstradaMax/mercipericolose/10385.htm
http://www.professionalservicefire.com/uploads/file/adr%202.pdf
Da
tenere presente che i dispositivi previsti dall'ADR (finalizzata a prevenire
l'inquinamento ambientale) devono essere integrati con i dispositivi necessari
per eventuali operazioni accessorie lavorative che l'azienda chiede al
trasportatore (quali ad esempio l'imbragatura per cadute dall'alto).
Domanda
n° 361
Devo
redigere il DVR di un comune, ho la nomina come RSPP esterno. Chi è che mi deve
firmare la delega? In questo caso il datore di lavoro chi è? il Sindaco?
Risposta
Non
comprendo di quale delega parla, Il datore di lavoro è colui che Le ha fatto la
nomina altrimenti la nomina non è valida. In un comune il datore di lavoro deve
essere individuato con delibera del sindaco. In mancanza di delibera il datore
di lavoro è il sindaco.
Domanda
n° 360
Egr.Ingegnere,
posso io,ingegnere meccanico con esperienza ultratrentennale in sicurezza sul
lavoro (e già R.S.P.P. di un'ASL con duemilaquattrocento dipendenti),e iscritto
ad Albo Ingegneri,redigere una valutazione stress lavoro correlato a mezzo
questionario regolamentare, per una piccola officina metalmeccanica con meno di
10 lavoratori,in qualita' di consulente esterno??
Risposta
senz'altro,
non vedo alcun problema .Solo la somministrazione dei test di secondo livello
(fase seconda) potrebbe rendere necessario l'intervento di uno psicologo.
Naturalmente lo può fare come consulente di supporto del servizio prevenzione e
protezione con il coinvolgimento , se nominato, del medico competente.
Domanda
n° 359
Volevo
chiederle se la comunicazione all' INAIL dell' rls è obbligatoria.
Risposta
Si
tranne per alcuni istituti come le scuole. leggere al riguardo la circolare
INAIL
http://www.inail.it/Portale/appmanager/portale/desk?_nfpb=true&_pageLabel=PAGE_NORMATIVA&nextPage=INAIL/Istruzioni_Operative/2009/info1254697697.jsp
Domanda
n° 358
Sono un
docente nominato come referente per la sicurezza della mia scuola.Vorrei sapere
se è obbligatorio pubblicare sul sito della scuola sia il piano di evacuazione
che il dvr in modo tale così da renderli pubblici.
Risposta
NO,
eventualmente può mettere il PEI ma il DVR è coperto dalla legge sulla privacy
Domanda
n° 357
Quanto
dura un contratto di subappalto?
Risposta
La
durata deve essere indicata nel contratto stesso (con eventuali penali).
Domanda
n° 356
Per
lavori eseguiti in manutenzione straordinaria su impianti elettrici di macchine
utensili (presse orizzontali) necessita la "dichiarazione di
conformità" anche se non sono variate le modalità di utilizzo della
macchina stessa (in qualunque caso la macchina può eseguire solo lo stesso
movimento e tipo di lavoro).
Risposta
La DICO
DM 37/08 è riferita a impianti non ad equipaggiamenti bordo macchina. Però in
conformità all'art. 71 comma 4 a) 2 è opportuno che ci sia traccia dei lavori
di manutenzione straordinaria eseguiti sugli impianti lettrici bordo macchina
(fattura dettagliata, o report di lavoro)
Domanda
n° 355
Nel
testo Unico si legge del "Medico Competente", può succedere che in
una stessa azienda o Ente pubblico con molti dipendenti il medico può chiedere
l'aiuto di un altro medico (Delega o incarico) Il caso pratico è una scuola,
facente parte del comune, il comune ha il medico nominato, cosa fa la scuola?
Rivedendo
il testo unico leggo il seguente articolo:
Art.
39.
(Svolgimento
dell’attività di medico competente)
6. Nei
casi di aziende con più unità produttive, nei casi di gruppi d’imprese nonché
qualora la valutazione dei rischi ne evidenzi la necessità, il datore di lavoro
può nominare più medici competenti individuando tra essi un medico con funzioni
di coordinamento.
Quindi
ne deduco che si possono avere più medici, in diverse aree e con la nomina del
datore di lavoro, ho capito bene????
Risposta
occorre
verificare chi è il datore di lavoro della scuola.La nomina del medico
competente spetta al datore di lavoro che può però delegare altri a fare la
nomina. Il medico competente quindi potrebbe essere unico per comune e scuola
se il datore di lavoro del comune è lo stesso della scuola o se il datore della
scuola delegasse implicitamente anche senza atto scritto l'altro datore di
lavoro a fare la nomina. Il medico competente nominato non può fare alcuna delega.
Può solo farsi aiutare sotto la propria responsabilità da altro collega
abilitato nelle visiste ma deve firmare lui tutti gli atti.
Lei ha
capito bene. un datore di lavoro che ha molte risorse può nominare invece di un
solo medico un pool di medici con un coordinatore.
Domanda
n° 354
Lavoro
in un piccolo Ente. Il nostro CDA ha stabilito che all'interno dei nostri
uffici ed in particolare in uno di questi possa trovare ospitalità un'
associazione di cui L' Ente fa parte. Nell’associazione lavorerà una segretaria
e saltuariamente sarà presente il suo Presidente. L’ufficio occupato
dall’associazione è in coabitazione con un nostro dipendente.
La
domanda è:Che devo fare in qualità di Datore di lavoro dell'Ente ospitante nei
riguardi della segretaria dell'associazione ospitata(che afferisce ad un altro
datore di lavoro)?.E' sufficiente informarla dei rischi connessi alla struttura
che ci ospita, sulla gestione delle emergenze, valutare eventuali interferenze
(una sorta di DUVRI per intenderci) o è necessario dell’altro?
Il mio
Ente non è proprietario dell'immobile per cui penso sia sufficiente richiedere
al Comune che ne è il proprietario di assolvere a tali obblighi.
Risposta
È
sufficiente l'informazione e la valutazione di eventuali rischi
interferenziali. tenga solo presente la necessità che credo abbia già assolto
di denunciare l'impianto di messa a terra all'inail e alla asl e di far
verificare tale impianto ogni cinque anni da un organismo notificato. Il
rischio elettrico e il rischio architettonico (pavimenti o scale scivolose)
sono i rischi più gravi per l'attività impiegatizia.
Purtroppo
per quanto riguarda la denuncia dell'impianto di terra devo confermarle che non
è obbligo del proprietario dello stabile ma del datore di lavoro conduttore.
Naturalmente se il Comune proprietario assolve l'obbligo non c'è problema , ma
se non l 'assolve o lo assolve in ritardo la responsabilità penali per sanzioni
e infortuni è del datore di lavoro conduttore.
Domanda
n° 353
Mio
marito ha uno studio medico con 2 dipendenti, il corso RSPP 16 ore è
obbligatorio?
Risposta
si
altrimenti deve dare l'incarico di RSPP ad un tecnico
Domanda
n° 352
in una
società di servizi snc i cui soci sono entrambi amministratori ed entrambi
lavorano nella società,senza dipendenti cosa bisogna fare per essere in regola
con la 81/2008?
Risposta
occorre
che uno dei due diventi datore di lavoro ed applichi gli obblighi del datore di
lavoro: denuncia all'INAIL e ASL impianto di messa a terra della sede,
autocertificazione, corso 16 ore per RSPP+ corso antincendio + corso primo
soccorso, formazione ed informazione del lavoratore.
Domanda
n° 351
In una
società srl composta da 3 soci in egual misura di cui uno è anche
amministratore della stessa, deve redigersi il DVR?
Inoltre
gli stessi sono da sotorsi a visita medica?
La
società in questione è una srl composta da tre fratelli, soci in egual misura
di cui uno è anche amministratore.
Due
soci lavorano nella società.
La
società si occupa di trasporto di prodotti ortofrutticoli( non li producono ma
li comprano all' ingrosso e li smistano ai rivenditori o ad altri grossisti)
I
quesiti:
Devono
redigere il dvr?
Devono
frequentare i corsi di formazione?
Devono
effettuare la sorveglianza sanitaria con annesse visite mediche e nomina del
medico competente?
Risposta
L'amministratore
deve assumere la funzione di datore di lavoro e seguire il corso di 16 ore per
rspp e uno dei tre (o tutti e tre) deve fare corso antincendio basso e corso
primo soccorso. Occorre poi fare l'autocertificazione del rischio, se c'è una
sede fare la denuncia dell'impianto di messa a terra all'INAIL e ASL, e per chi
lavora attivare la sorveglianza sanitaria (nomina medico competente) per il
rischio movimentazione carichi e vibrazioni.
Domanda
n° 350
Le
cisternette per gasolio entro i 900 lit vanno soggette a verifica ogni 30 mesi.
Ho contattato l'Azienda costruttrice DEMo serbatoi Srl che non è stato in grado
di eliminarmi i dubbi, indicandomi che tali verifiche per il passato tali
verifiche venivano eseguita dal RINA ora per i nuovi serbatoi invece è
competente la Motorizzazione Civile. Mi può sciogliere definitivamente il
dubbio?
Risposta
con
decreto 14.5.90 il RINA era autorizzato ad eseguire le verifiche per conto
della motorizzazione. Il RINA nel frattempo ha cambiato veste (da pubblico a
privato) e questo potrebbe essere il motivo della revoca
Domanda
n° 349
Seguo
un cantiere per un'impresa, appaltato circa un anno fa, in fase di consegna ci
è stato dato il psc e layout di cantiere. Successivamente è stato appaltato un
altro lavoro all'interno del nostro cantiere e solo due giorni prima il
direttore dei lavori ci ordina di sgomberara una buona parte dell'area di
cantiere e cederla a questi ultimi. Può un direttore dei lavori ordinarmi ciò e
con che modalità?
Risposta
Il
direttore dei lavori in generale non deve entrare nel merito
dell'organizzazione del cantiere perchè acquista la figura di dirigente secondo
il D. Lgs. 81/08. Purtroppo alcuni colleghi lo fanno a volte con effetti
negativi sulla sicurezza degli altri e sulla propria.. Supponiamo che nel Vs
cantiere non ci sia il coordinatore malgrado il PSC (perchè non è pensabile che
in presenza di un CSE il DL dia ordini di questo tipo senza il tramite del
CSE). In questo caso il direttore dei lavori ordina un ridimensionamento del
cantiere in nome e per conto del committente. L'impresa deve pretendere che
l'ordine sia dato per iscritto. Dopo di che valuta se l'ordine è realizzabile
facendo salva la sicurezza. Se l'ordine è realizzabile lo esegue chiedendo
prima al committente una revisione dei costi per ottemperare all'ordine del
direttore dei lavori. se l'ordine non è realizzabile per la sicurezza dei
lavoratori, ne dà comunicazione scritta al committente e al DL. Nel caso invece
che ci sia un coordinatore nel cantiere, l'ordine è nullo in quanto
interferisce con i compiti del CSE .
Domanda
n° 348
Per
lavori di ristrutturazione soggetti a concessione edilizia di durata < a 200
u.g. in cui opererà una sola impresa e un lavoratore autonomo al più 2.
Occorre
comunicare la notifica preliminare?
E'
sufficiente il POS dell'impresa?
Nel
caso i lavori dovessero superare i 200 u.g. cosa cambia?
Risposta
Se i
lavori sono < a 200 u/g non occorre la notifica. . Se i lavoratori autonomi
sono nominati dal committente basta il POS dell'impresa Se i lavoratori
autonomi sono chiamati dall'impresa occorre anche il DUVRI. Se si superano i
200 u/g occorre anche la notifica.
Domanda
n° 347
un
ponteggio metallico in cui i correnti o anche la sola tavola di arresto al
piede è in legno, necessita di progetto?Inoltre ogni qual volta su telai
prefabbricati del ponteggio troviamo un una sola canna in tubi innocenti, è
necessario il calcolo a prescindere dalla posizione in cui questa è collocata?
io credo di sì in entrambe le situazioni, però vorrei una conferma
Risposta
Il
ministero del lavoro ha emesso in merito apposita circolare•Circolare 27 agosto
2010 MINLAV che richiama una precedente circolare del 1995 riguardante la
sostituzione dei fermapiedi (fermapiedi di diverso costruttore) in cui avverte
di controllare la compatibilità dell'elemento prefabbricato con lo schema
strutturale. Ovviamente la terminologia non può non essere generica in quanto
gli schemi strutturale possono essere variegati e la tavola può influire su
tali schemi direttamente o indirettamente. Normalmente la tavola fermapiede non
è un elemento strutturale ma niente impedisce che un fabbricante possa
presentare un progetto al MinLav nel quale la tavola diventa elemento
strutturale oppure potrebbe essere che la sostituzione della tavola originale
con altra tavola possa influire sui carichi diretti o indiretti.. Quindi non si
può fare un discorso di carattere generale tipo "la tavola fermapiede non
è elemento strutturale" oppure "la tavola fermapiede è un elemento
strutturale " ma bisogna valutare il rischio caso per caso. Tale
valutazione è compito del datore di lavoro.
Domanda
n° 346
L'RSPP
sostituisce le figure di addetto a: prevenzione incendi, evacuazione, emergenze
e pronto soccorso?
Risposta
assolutamente
no. l'RSPP è un consulente, gli altri sono figure operative.
Domanda
n° 345
con
riferimento alla domanda 344 essendo una snc al 50% chi risulta datore di
lavoro e chi deve frequentare questo corso?e nel frattempo,senza il corso da
lei indicato el'autocertificazione del rischio può comunque utilizzare il
contratto con il voucher al bisogno? e se sì,per quanti nominativi possono
essere richiesti i voucher? per soggetti dipendenti già full time presso
amministrazioni pubbliche o autonomi non è possibile usufruire dei voucher?
Risposta
come
avevo opportunamente detto prima, per l'attivazione dei contratti atipici occorre
avere la consulenza o di un consulente del lavoro o di un buon commercialista
che valuti il caso specifico in modo da evitare un involontario illecito.
Infatti la forma scelta per l'attività (la SNC) porta vari vantaggi rispetto
all'impresa familiare ma anche la rinuncia a prerogative dell'impresa
familiare. Le imprese familiari possono utilizzare prestazioni di lavoro
accessorio (voucher) per un importo complessivo non superiore, nel corso di
ciascun anno fiscale, a 10.000 euro mentre per altri casi, se il voucher è
possibile, l'importo è di 5000 € ed è limitato ad alcune tipologie di
lavoratori ( o molto giovani o anziani)..
I soci
della SNC devono stabilire con atto certo chi è il datore di lavoro, che, nel
caso specifico,sarebbe opportuno che fosse il socio che effettivamente lavora.
Attenzione se l'altro socio lavora nello stesso bar siamo già di fronte
all'obbligo di applicazione del testo unico sulla sicurezza. Gli adempimenti
che ho illustrato nella precedente risposta devono essere eseguiti entro 30
giorni dall'ingresso in azienda del primo lavoratore. I voucher sono stati
fatti per aiutare i disoccupati non per aumentare il reddito di chi ha già un
lavoro. in particolare ai dipendenti pubblici è in generale vietato qualsiasi
altra attività non espressamente autorizzata dall'amministrazione. I lavoratori
autonomi possono prestare attività emettendo fattura.
Domanda
n° 344
mio
nipote ha da 15 gg aperto 1 bar e al momento non ha frequentato i corsi per la
sicurezza. E' in società al 50% in una snc e necessita saltuariamente di
dipendenti. può utilizzare vaucher o contratti a chiamata? E se sì, verso quali
categorie possono essere utilizzati?
Risposta
Si, può
utilizzare i contratti atipici quali il voucher (più conveniente) e il
contratto a chiamata (più costoso: comporta l’integrale applicazione di tutte
le norme in materia di lavoro , ivi comprese quelle contrattuali, mentre per il
primo sono previste solo la copertura ai fini pensionistici e quella per gli
infortuni sul lavoro) La domanda se e come fare per attivare un voucher o un
contratto a chiamta richiede sicuramente il supporto di un consulente del
lavoro o di un buon commercialista che deve valutare la reale tipologia di
prestazione lavorativa posta in essere, ma soprattutto la modalità con cui la
stessa viene realizzata . Per il voucher ci sono più restrzioni ma in linea
generale possiamo dire che i settori nei quali è consentita il voucher sono
molteplici se il prestatore rientra nelle categorie stabilite dalla legge:
giovani fino a 25 anni, pensionati, disoccupati, cassaintegrati, lavoratori in
mobilità, part time. Per alcune attività come imprese familiari, piccole
aziende agricole, lavoro domestico, enti locali, invece, il lavoro è possibile
con qualunque soggetto.
detto
questo, ai fini della sicurezza possiamo ricordare che il contratto a chiamata
già prevedeva prima del 2008 che il datore di lavoro avesse fatto la
valutazione del rischio, ma dopo l'emanazaione del testo unico sulla sicurezza
"D. Lgs. 81/08" per entrambe le categorie di lavoratori atipici
bisogna ottemperare almeno a questi obblighi: denuncia dell'impianto di terra
all'INAIL e alla ASL, autocertificazione del rischio, corso datore di lavoro
(il nipote) di 16 ore come RSPP+ 4 ore rischio incendio basso+12 ore di primo
soccorso+pacchetto di medicazione+ 1-2 estintori da controllare ogni sei mesi.
La mancanza di questi adempimenti (tranne il primo) può comportare in concreto
solo qualche sanzione (però elevate dell'ordine di migliaia di €) in caso di
verifica (improbabile) dell'organo di vigilanza (ASL) mentre la mancata
denuncia dell'impianto di messa a terra , considerato che il rischio elettrico
non è trascurabile nei bar, può comportare conseguenze penali in caso di
infortunio elettrico.
Domanda
n° 343
Buonasera,
chiedevo se può un dipendente di una impresa edile svolgere la mansione di
progettista, direttore lavori nonchè di Coordinatore per la sicurezza, per un
intervento nella quale la stessa impresa è committente e impresa esecutrice;
Risposta
si, in
quanto previsto dall'art. 89 comma f ultimo periodo (. Le incompatibilità di
cui al precedente periodo non operano in caso di coincidenza fra committente e
impresa esecutrice) per quanto riguarda il coordinatore mentre non ci sono
norme di incompatibilità per le altre funzioni.
Domanda
n° 342
Salve,,
se ho due ditte che usufruiscono dello stesso ufficio ma che svolgono lavori
diversi in merito agli adempimenti sulla sicurezza:
- DVR ,
PEE
-nomine
RSPP e RLS
-formazione
come si
devono comportare?
Risposta
per
quanto riguarda il sistema "626" (rspp, rls, dvr o
autocertificazione, formazione ) devono essere autonome essendoci due datori di
lavoro, Per quanto riguarda rischio architettonico, denuncia di impianto di
terra, servizio emergenza e primo soccorso, verifica estintori possono
stipulare un protocollo di inetsa da riportare eventualmente nel DVR.
Domanda
n° 341
Snc
costituita da un socio amministratore e da un socio lavoratore. Tale società
deve entrare in cantiere per eseguire delle prove di carico su pali. Oltre al
POS deve fornire anche i vari attestati di formazione, nomina rspp, addetto
antincendio e primo soccorso, RLS?
Risposta
l'attestato
di formazione del lavoratore nel cantiere deve essere prodotto su richiesta del
coordinatore. Stesso discorso per addetto antincendio e primo soccorso se il
coordinatore non ha previsto nel canteire un servzio "centralizzato"
di antincendio e primo soccorso. Non si può richiedere invece l'attestato di
formazione del RLS neanche se esiste (perchè una società con un lavoratore
sicuramente non ha il RLS). La nomina del RSPP dovrebbe essere indicato già nel
POS nei dati generali descrittivi dell'azienda. Non è obbligatorio mostrare
l'atto formale di nomina.
Questo
è quanto previsto dal testo unico sulla sicurezza. Però il committente può per
contratto chiedere anche il certificato di matrimonio della zia
dell'appaltatore.
Domanda
n° 340
un’impresa
edile oltre a fare il POS per ogni cantiere deve fare anche un DVR per le
lavorazioni che svolge?
Risposta
Il DVR
deve essere fatto da tutte le imprese. quindi anche dalle imprese edili, per le
attività ordinariamente svolte (amministrative, deposito, ecc), escluse quindi
quelle specifiche per i cantieri ove invece è dovuto il POS
Domanda
n° 339
Salve,
le imprese edili sono considerate a rischio medio secondo il DM 10 marzo 98
punto 9.3, quindi devono seguire il corso di formazione rischio medio.
Anche
la posa dei pavimenti, gli impiantisti, l'istallazione di impianti
climatici...sono da considerare a rischio medio?
un
impresa edile oltre a fare il POS per ogni cantiere deve fare anche un DVR per
le lavorazioni che svolge?
Risposta
no i
cantieri in quanto tale non sono a riscio medio. Sono a rischio medio i
cantieri temporanei e mobili ove si detengono ed impiegano sostanze
infiammabili e si fa uso di fiamme libere, esclusi quelli interamente
all'aperto. pertanto la valutazione deve essere fatta considerando se ci sono
in attvità eseguite in cantieri al chiuso sostanze infiammabili e si fa uso di
di fiamme libere
Domanda
n° 338
Un’
azienda con più sedi nella stessa regione quanti RLS deve avere uno per ogni
sede o è sufficiente uno solo?
il DVR
deve stare in ogni sede o in quella centrale?
essendo
una società con 4 amministratori il corso per RSPP lo deve fare solo quello che
opera nella sede centrale o uno per ogni sede?
Risposta
UN
AZIENDA CON PIÙ SEDI NELLA STESSA REGIONE QUANTI RLS DEVE AVERE UNO PER OGNI
SEDE O è SUFFICIENTE UNO SOLO?
giuridicamente
conta il numero totale dei dipendenti lavoratori per definire il numero di RLS
che i lavoratori possono scegliere nella setssa sede o in sedi diverse. Unica
eccezione se le sedi sono unità produttive ( stabilimento o struttura
finalizzati alla produzione di beni o all’erogazione di servizi, dotati di
autonomia finanziaria e tecnico funzionale), cioè sono completamente autonome
(a) un rappresentante nelle aziende ovvero unità produttive sino a 200
lavoratori; b) tre rappresentanti nelle aziende ovvero unità produttive da 201
a 1.000 lavoratori;c) sei rappresentanti in tutte le altre aziende o unità
produttive oltre i 1.000 lavoratori. )
il DVR
DEVE STARE IN OGNI SEDE O IN QUELLA CENTRALE?
stesso
discorso di prtima. se non siamo in presenza di una unità produttiva ne basta
una copia nella sede centrale. ( Il documento di cui all’articolo 17, comma 1,
lettera a), e quello di cui all’articolo 26, comma 3, devono essere custoditi
presso l’unità produttiva alla quale si riferisce la valutazione dei rischi. )
ESSENDO
UNA SOCIETA' CON 4 AMMINISTRATORI IL CORSO PER RSPP LO DEVE FARE SOLO QUELLO
CHE OPERA NELLA SEDE CENTRALE O UNO PER OGNI SEDE?
Qui
andiamo nel caos. Se stiamo parlando di datore di lavoro che svolge le funzioni
di RSPP il datore di lavoro è uno e uno solo e può fare l'RSPP in tutte le sedi
o unità produttive. attenzione che se non è stato bene individuato il datore di
lavoro in caso di intervento della magistratura rischiano tutti gli
amministratori.
Domanda
n° 337
buongiorno
sono un artigiano che si occupa di condizionamento-riscaldamento vorrei sapere
quali sono i documenti necessari per mettermi in regola con la legge sulla
sicurezza sul lavoro. Ho due dipendenti (in regola) ......uno di questi è mio
figlio.
Risposta
1)
Compilare il modello di autocertificazione del rischio
2)
Seguire come datore di lavoro il corso di 16 ore che abilita alla funzione di
RSPP
3)
Seguire direttamente o far seguire al figlio il corso di primo soccorso e
antincendio rischio medio
4)
Trasmettere all’INAIL e alla ASL la dichiarazione di conformità dell’impianto
di terra di locali usati come ufficio o come deposito
5)
Nominare il medico competente se movimentati pesi maggiori di 30 kg
6)
Redigere un POS quando entrate a lavorare in un cantiere edile
7)
Utilizzare DPI
8)
Utilizzare attrezzature marcate CE
9) Far
fare ai due dipendenti qualche ora di formazione e informazione direttamente o
tramite un tecnico
Domanda
n° 336
Come
redigere il POS in merito alla fornitura di personale addetto alle pulizie di
fine cantiere edile ?
Il
committente (Società di costruzioni edili) chiede alla ns/ S.a.s. la redazione
del POS relativamente al fatto che quest'ultima (soc. di pulizie civili e
industriali) fornisce personale da dedicare alle pulizie di "fine
cantiere".
Risposta
il POS
lo devono fare tutte le imprese che entrano nel cantiere anche se per lavori
"ordinari" come può essere la pulizia. Dovete indicare le operazioni
che farete nel cantiere per pulire. Se c'è il coordinatore sarà compito del
coordinatore verificare che non ci siano rischi "esterni" di cui non
avete tenuto conto
Domanda
n° 335
Un
lavoratore autonomo, impresa edile (senza dipendenti) deve redigere il DVR?
Quali sono gli adempimenti ai fini della sicurezza?
Risposta
nessun
DVR, nessun POS, solo utilizzo DPI e attrezzature marcate CE
Domanda
n° 334
Gentile
ingegnere,
Ho
preso con la prima laurea triennale certificato di equipollenza secondo la
494/96 (tecnica e sicurezza dei cantieri mobili civile e stradali) oggi che ho
finito la magistrale in ingegneria civile vorrei sapere se vale ancora visto
che è cambiata la normativa basta un semplice aggiornamento alla 81/08 o devo
rifare interamente il corso per diventare coordinatore della sicurezza
Risposta
se
l'attestato era valido prima è ancora valido. per fare il coordinatore occorre
prima di tutto attestazione, da parte didatori di lavoro o committenti,
comprovante l'espletamento di attivitàlavorativa nel settore delle costruzioni
per almeno un anno cioè avere un anno di esperienza lavorativa nei cantieri
anche se come direttore dei lavori, collaboratore di qualche amministratore di
condominio per lavori edili fatti sul condominio ecc. A partire dal 15 maggio
2008 ( o dalla data dell'attestato se più recente)occorre calcolare i cinque
anni entro cui occorre avere 40 ore di aggiornamento..
Domanda
n° 333
le chiedo
cortesemente quanto segue. l'addetto alla verifica del rispetto del divieto di
fumo nominato dal D.L. in ente pubblico, cosa si può fare in concreto affinchè
detto divieto sia realmente rispettato, tenendo conto che nessuno vuole
esporsi. In definitiva quale autorità pubblica, oltre i NAS, può essere
chiamata ad intervenire per la risoluzione della problematica
Risposta
occorre
fare riferimento ancora alla circolare CIRCOLARE 28 marzo 2001, n.4 -
Interpretazione ed applicazione delle leggi vigenti in materia di divieto di
fumo. (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 85 del 11 aprile 2001) che fa
riferimento al Prefetto. Applicando tale normativa si ottengono scarsi o nulli
risultati. In realtà per avere un sistema più castigante conviene fare ricorso
al D. Lgs. 81/08 titolo IX e chiedere, se il dirigente non interviene,
attraverso un RLS, l'intervento della ASL in forza propio di quanto affermato
nella circolare citata "Il fumo di sigaretta, com'è noto dai dati
riportati dalla letteratura scientifica mondiale, è causa di una molteplicità
di patologie. Il tumore polmonare, ad esempio, in circa il 90% dei casi, è
causato dal fumo di sigaretta" .
.
Domanda
n° 332
Salve
egregio ing.,
sono un
socio di una società Srl al 33%, non sono un lavoratore dipendente nella
succitata società ma sono un ing. libero professionista detentore di PIVA;
secondo l'art. 89 del D.lgs 81, posso svolgere il compito di coordinatore per
l'esecuzione se il committente non è l'impresa esecutrice?
Posso
essere considerato non datore di lavoro?
Risposta
art.
89: il coordinatore è soggetto incaricato, dal committente o dal responsabile
dei lavori, dell'esecuzione dei compiti di cui all'articolo 92, che non può
essere il datore di lavoro delle imprese affidatarie ed esecutrici o un suo
dipendente o il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) da
lui designato. Le incompatibilità di cui al precedente periodo non operano in
caso di coincidenza fra committente e impresa esecutrice
Ora
sicuramente lei non è datore di lavoro perchè altrimenti lo saprebbe. Infatti
il datore di lavoro è colui che ha firmato il DVR aziendale non uno qualsiasi.
é però anche vero che se la società SrL non ha indicato chi è il datore di
lavoro con una delibera valida del consiglio di amministrazione possono essere
considerati datori di lavoro tutti i soci.
Lei non
è dipendente perchè non ha attivato un contratto di lavoro, infatti la norma
prima riporatat parla di dipendente che è chi ha un rapposto certo scritto o
orale di dipendenza .. Quindi stricto iure lei può fare il coordinatore. Io
però consiglierei di non farlo perchè in caso di infortunio grave o mortale la
sua difesa si troverebbe a combattere in posizione di svantaggio perchè grande
sarebbe il dubbio agli occhi dell'inquirente che una sua eventuale negligenza
fosse dettata da interessi economici.
Domanda
n° 331
Un’azienda
con più sedi nella stessa regione quanti rls deve avere uno per ogni sede o è sufficiente
uno solo?
il dvr
deve stare in ogni sede o in quella centrale?
essendo
una società con 4 amministratori il corso per rspp lo deve fare solo quello che
opera nella sede centrale o uno per ogni sede?
Risposta
UN’AZIENDA
CON PIÙ SEDI NELLA STESSA REGIONE QUANTI RLS DEVE AVERE UNO PER OGNI SEDE O è
SUFFICIENTE UNO SOLO?
giuridicamente
conta il numero totale dei dipendenti lavoratori per definire il numero di RLS
che i lavoratori possono scegliere nella setssa sede o in sedi diverse. Unica
eccezione se le sedi sono unità produttive ( stabilimento o struttura
finalizzati alla produzione di beni o all’erogazione di servizi, dotati di
autonomia finanziaria e tecnico funzionale), cioè sono completamente autonome
(a) un rappresentante nelle aziende ovvero unità produttive sino a 200
lavoratori; b) tre rappresentanti nelle aziende ovvero unità produttive da 201
a 1.000 lavoratori;c) sei rappresentanti in tuttele altre aziende o unità
produttive oltre i 1.000 lavoratori. )
il DVR
DEVE STARE IN OGNI SEDE O IN QUELLA CENTRALE?
stesso
discorso di prtima. se non siamo in presenza di una unità produttiva ne basta
una copia nella sede centrale. (Il documento di cui all’articolo 17, comma 1,
lettera a), e quello di cuiall’articolo 26, comma 3, devono essere custoditi
presso l’unità produttivaalla quale si riferisce la valutazione dei rischi.)
ESSENDO
UNA SOCIETA' CON 4 AMMINISTRATORI IL CORSO PER RSPP LO DEVE FARE SOLO QUELLO
CHE OPERA NELLA SEDE CENTRALE O UNO PER OGNI SEDE?
Qui
andiamo nel caos. Se stiamo parlando di datore di lavoro che svolge le funzioni
di RSPP il datore di lavoro è uno e uno solo e può fare l'RSPP in tutte le le
sedi o unità produttive. attenzione che se non è stato bene individuato il
datore di lavoro in caso di intervento della magistratura rischiano tutti gli
amministratori.
Domanda
n° 330
Gentile
ing. Mannelli,
vorrei
chiederLe se per una ditta che opera in sedi diverse è opportuno redigere un
solo DVR specificando i rischi che in ciascuna sede si possono verificare
(qualora nelle 2 sedi non vengano svolte attività identiche) oppure si deve
redigere un DVR per ciascuna sede?
Risposta
Ambedue
le soluzioni sono giuridicamente possibili:è una scelta del datore di lavoro.
Se le sedi sono in provincie diverse si pone un problema di opportunità perchè
facendone uno solo occorre farne una seconda copia da tenere a disposizione
dell'organo di vigilanza di ciascuna provincia che poi può entrare nel merito
di tutto.
Domanda
n° 329
Gentile
ingegnere,
durante
questo periodo di ferie un'azienda nostra cliente dovendo assumere un addetto
soggetto a sorveglianza sanitaria si è rivolta ad un medico del lavoro
differente dal medico nominato in precedenza, il quale era in ferie
ed
aveva visitato tutti gli addetti dell'azienda eccetto il neoassunto. Volendo
l'azienda proseguire il rapporto con il primo medico del lavoro, cosa deve fare
quest'ultimo, rivisitare il neoassunto ed emettere un nuovo
certificato
d'idoneità o l'addetto può continuare il proprio lavoro in virtù di un
certificato di un medico non più in carica?
Risposta
i
certificati medici rilasciati dal medico specializzato in medicina del lavoro
all'uopo nominato (per scelta o per necessità) dal datore di lavoro competente
sono validi fino alla naturale scadenza prevista dal D. lgs. 81/08..
Domanda
n° 328
Salve
Ingegnere,
vorrei
sapere se devo frequentare dei corsi particolari per redigere i DVR per aziende
agricole.
Sono un
ingegnere edile e nel mio corso di studi ho sostenuto l'esame di organizzazione
del cantiere che mi abilitava alla 626 e 494
Risposta
La
redazione dei DVR non necessita la frequentazione di corsi particolari se il
DVR non viene firmato, o se viene firmato come tecnico consulente. Se invece il
DVR è firmato come RSPP occorre avere fatto il modulo C di 24 ore..
Domanda
n° 327
Salve
Prof. Mannelli,
la mia
domanda è relativa al piano di emergenza ed evacuazione.
L'obbligo
di redigerlo si ha quando l'azienda supera i 10 addetti. In quale caso si ha
l'obbligo di apporre solo la planimetria di emergenza?
Risposta
L'obbligo
di redigere la planimetria con determinate caratteristiche è compreso
nell'obbligo di redazione del piano di emergenza. per i luoghi di lavoro di
grandi dimensioni o complessi con più di nove dipendenti. (art. 5 e Allegato
VIII ) L'apposizione della planimetria è conseguenza dell'allegato VII. Quindi
, se occorre fare la planimetria con determinate caratteristiche , la si può
apporre opportunamente soddisfacendo l'allegato VII, Se non c'è obbligo di
planimetria con determinate caratteristiche, è responsabilità del datore di
lavoro soddisfare l'allegato VII magari con una planimetria semplificata oppure
con altri mezzi. Ovviamente la scelta del datore di lavoro dovrà essere
correlata alla situazione lavorativa e al tipo di lavorazione . Ad esempio in
un ufficio comunale costituito da una sola stanza, con una unica porta ed una
finestra, nel cimitero di Portici ho visto la planimetria di emergenza che
indicava all'unico dipendente di scappare in caso di emergenza dalla porta e di
non buttarsi quindi dalla finestra .
ALLEGATO
VII - INFORMAZIONE E FORMAZIONE ANTINCENDIO
7.1 -
GENERALITA'
E'
obbligo del datore di lavoro fornire ai lavoratori una adeguata informazione e
formazione sui principi di base della prevenzione incendi e sulle azioni da
attuare in presenza di un incendio.
7.2 -
INFORMAZIONE ANTINCENDIO
Il
datore di lavoro deve provvedere affinché ogni lavoratore riceva una adeguata
informazione su:
a)
rischi di incendio legati all'attività svolta;
b)
rischi di incendio legati alle specifiche mansioni svolte;
c)
misure di prevenzione e di protezione incendi adottate nel luogo di lavoro con
particolare riferimento a:
-
osservanza delle misure di prevenzione degli incendi e relativo corretto
comportamento negli ambienti di lavoro;
-
divieto di utilizzo degli ascensori per l'evacuazione in caso di incendio;
importanza di tenere chiuse le porte resistenti al fuoco;
-
modalità di apertura delle porte delle uscite,
d)
ubicazione delle vie di uscita;
e)
procedure da adottare in caso di incendio, ed in particolare:
-
azioni da attuare in caso di incendio;
-
azionamento dell'allarme;
-
procedure da attuare all'attivazione dell'allarme e di evacuazione fino al
punto di raccolta in luogo sicuro;
-
modalità di chiamata dei vigili del fuoco.
f) i
nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di prevenzione
incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze e pronto soccorso;
g) il
nominativo dei responsabile dei servizio di prevenzione e protezione
dell'azienda.
L'informazione
deve essere basata sulla valutazione dei rischi, essere fornita ai lavoratore
all'atto dell'assunzione ed essere aggiornata nel caso in cui si verifichi un
mutamento della situazione del luogo di lavoro che comporti una variazione
della valutazione stessa.
L'informazione
deve essere fornita in maniera tale che il personale possa apprendere
facilmente.
Adeguate
informazioni devono essere fornite agli addetti alla manutenzione e agli
appaltatori per garantire che essi siano a conoscenza delle misure generali di
sicurezza antincendio nel luogo di lavoro, delle azioni da adottare in caso di
incendio e delle procedure di evacuazione.
Nei
piccoli luoghi di lavoro l'informazione può limitarsi ad avvertimenti
antincendio riportati tramite apposita cartellonistica
Domanda
n° 326
Per
quali motivi il D.L. o il progettista possono rinunciare al loro incarico in
corso d'opera ( cantiere già avviato per un'opera privata) e in quali sanzioni
incorrono?
Risposta
Il
progettista termina il suo lavoro in fase progettuale. quindi, quando iniziano
i lavori, il progettista in quanto tale non interviene. Non comprendo quindi la
domanda. Il direttore dei lavori può legittimamente rinunciare all'incarico
quando, per motivi da lui non dipendenti ma che fanno capo al progetiista e/o
al committente e/o all'impresa appoggiata dal committente, non è in grado di
assicurare il rispetto delle normative comunali (ad esempio casidi totale
difformità o di variazione essenziale rispetto al permesso di costruire) .
negli altri casi, se il direttore dei lavori abbandona l'incarico comunicandolo
al Comune non ha sanzioni ma può essere citato dal committente per danni in
tribunale in quanto il cantiere deve restare fermo fino a nuova nomina
direttore.
Domanda
n° 325
Lavoro
nel campo delle risorse umane. Avrei necessità di sapere la durata di un
patentino per conduttore di generatori di vapore di 2° grado.
Nel
caso sia già scaduto da anni (la persona in questione l'ha conseguito nel 2000)
è possibile rinnovarlo oppure dovrà rifare il corso, il tirocinio e l'esame?
Risposta
il
tirocinio è 240 giorni riducibili di un terzo se si ha il terzo grado. Il
rinnovo ha lo scopo di accertare l'idoneità psicofisica e non l'idoneità
tecnica. pertanto non è necessario rifare l'esame ma solo preesntare la
certificazione medica prevista anche se sono trascorsi più di 5 anni (ovviamente
dopo 5 anni senza rinnovo non si può condurre fino al rinnovo).
Domanda
n° 324
buongiorno,
desidero porre il seguente quesito: per lavori di rifacimento facciata con uso
del ponteggio la redazione del PSC è obbligatoria o è sufficiente il POS e
PIMUS a cura dell'impresa?
Risposta
se il
ponteggio è installato a cura della stessa impresa che fa tutti i lavori di
manutenzione facciata non occorre il PSC. Il PSC infatti è obbligatorio quando
nei lavori intervengono almeno due imprese. Sono invece obbligatori POS e PIMUS
Domanda
n° 323
Gent.mo
Ing. Mannelli
quesito:
è possibile delegare ai sensi dell'art 16 del D.Lgs 81/08 le funzioni in
materia di sicurezza indicate nell'art 18 e 26 dello stesso Decreto
Legislativo. Il delegato Responsabile di Ufficio riveste anche l'incarico di
RSPP, inoltre con l'atto di delega si assicura la necessaria autonomia di
spesa, infine nella determinazione si dichiara che il delegato accetta
espressamente la delega senza riserva alcuna.
Risposta
le
condizioni da rispettare nella delega sono:
a) che
essa risulti da atto scritto recante data certa;
b) che
il delegato possegga tutti i requisiti di professionalità ed esperienza
richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate;
c) che
essa attribuisca al delegato tutti i poteri di organizzazione, gestione e
controllo richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate;
d) che
essa attribuisca al delegato l’autonomia di spesa necessaria allo svolgimento
delle funzioni delegate.
e) che
la delega sia accettata dal delegato per iscritto
Quindi
non è sufficiente che nella determinazione si dichiara che il delegato accetta
espressamente la delega senza riserva alcuna.
Inoltre
occorre verificare se l0azienda rientra nell'allegato II del D. Lgs. 81/08
Domanda
n° 322
Salve
sono un
ingegnere meccanico. Volevo sapere come fare a diventare un verificatore di
ascensori
Risposta
Occorre
proporsi ad enti verificatori. Gli enti verificatori accettano volentieri
ingegneri che possono offrire già dei clienti (ad esempio se si è amici di
amministratori di condominio o enti pubblici) La preparazione a volte viene
curata dall'ente verificatore, a volte devono provvedere i professionisti che
si offrono.
per
l'elenco degli organismi a cui proporsi tale elenco dovrebbe essre sul sito
http://www.sviluppoeconomico.gov.it/
Domanda
n° 321
Gentile
Ingegnere, è necessario nominare il medico competente in un centro estetico? il
dubbio deriva dal fatto che non riesco a valutare la presenza o no del rischio
biologico.
Risposta
no, il
rischio biologico è potenziale per cui non si potrebbe fare una sorveglianza
sanitaria mirata
Domanda
n° 320
Gentilissimo
ingegner Mannelli,
un'azienda
di Firenze con una sede con circa 10 dipendenti ci ha fatto richiesta di
un'offerta per l'incarico di RSPP solo per la sede locale di Milano. E'
possibile prendere un incarico simile o dovremmo eventualmente prendere
anche
l'incarico per la sede di Firenze , perché un'azienda non può avere più RSPP?
Risposta
no, si
può considerare la sede locale come unità produttiva con proprio RSPP. é
l'opposto di quello che si fa normalmente ma si può fare se l'azienda lo
ritiene necessario.
Domanda
n° 319
gentile
Ing, le propongo un quesito fuori dall'ambito formazione: io sono RSPP per il
macrosettore 7, posso seguire un ufficio di 4 persone che si occupa di
immigrazione? i rischi che hanno sono tipici degli uffici e nella mia
formazione del modulo B ho fatto anche questo. secondo lei è possibile?
Risposta
tecnicamente
si in quanto i rischi ufficio sono compresi in B7. però da come è stato
impostato il provvedimento che regola la materia no, in quanto
occorrerebbe
verificare in quale settore ATECO è classificato l'ufficio che si occupa di
immigrazione. (forse B9?)
Lei può
risolvere il problema in questo modo. prima assume l'incarico e svolge il
compito in scienza e coscienza. Nel frattempo si attiva per verificare l'esatta
classificazione ATECO. Se scopre che fa parte di un diverso settore ATECO si
attiva per iscriversi al relativo corso B. nel frattempo speriamo che venga
finalmente modificato quel brutto provvedimento
Domanda
n° 318
un
assistente sanitario con laurea triennale è equiparato al tecnico della
prevenzione con laurea triennale, se si è esonerato dalla frequenza dei moduli
Ae B per svolgere la funzione di ASPP/RSPP come da D.Lgs 195/03
Risposta
no, gli
assistenti sanitari (operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste
dal D.M. del Ministero della sanità 17 gennaio 1997, n. 69 e successive
modificazioni ed integrazioni non sono equiparati ai tecnici della prevenzione(
operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministro
della sanità 17 gennaio 1997, n. 58 in quanto l'attività di ciascuno fa
riferimento a decreti ministeriali diversi. Gli assistenti sanitari sono
comunque esonerati dalla frequenza dei moduli A e B in quanto laureati nella
classe 4 di cui al decreto del Ministro dell’università e della ricerca
scientifica e tecnologica in data 2 aprile 2001, pubblicato nel S.O. alla G.U.
n. 128 del 5 giugno 2001
Domanda
n° 317
Notifica
preliminare.
Nel caso
di eseguire un cantiere in titolo IV° esteso su due Comuni e due Provincie, in
cui sono presenti due ASL e due Ispettorati la Notifica deve essere spedita a
entrambi?
Risposta
se la
notifica è obbligatoria, si
Domanda
n° 316
buongiorno
un titolare di una carrozzeria se usa esclusivamente lui il muletto lo può fare
senza abilitazione professionale oppure no se invece obbligato qual è l'art di
riferimento della normativa
Risposta
non
occorre per il momento nessun titolo abilitativo per la guida del muletto fino
a quando non ci sarà l'applicazione del comma 5 art. 73 D. lgs. 81/08 che dice:
art. 73
5. In sede di Conferenza permanenteper i rapporti tra Stato, le regioni e le
province autonome di Trento e diBolzano sono individuate le attrezzature di
lavoro per le quali è richiesta unaspecifica abilitazione degli operatori
nonché le modalità per il riconoscimentodi tale abilitazione, i soggetti
formatori, la durata, gli indirizzi ed irequisiti minimi di validità della
formazione.
Naturalmente
parliamo di muletti che non sono utilizzati sulla strada come veicoli
altrimenti occorre la patente della Motorizzazione.
Quindi
per guidare un muletto allo stato attuale occorre:
se si è
lavoratori non autonomi: attestato rilasciato dal datore di lavoro che
certifica l'avvenuta esecuzione della formazione ed addestramento
se si è
lavoratori autonomi o datori di lavoro: solo esperienza
in
tutti e due i casi occorre comunque la prudenza del buon padre di famiglia.
Domanda
n° 315
buongiorno
un titolare di una carrozzeria se usa esclusivamente lui il muletto lo può fare
senza abilitazione professionale oppure no se invece obbligato qual è l'art di
riferimento della normativa
Risposta
non
occorre per il momento nessun titolo abilitativo per la guida del muletto fino
a quando non ci sarà l'applicazione del comma 5 art. 73 D. lgs. 81/08 che dice:
art. 73
5. In sede di Conferenza permanenteper i rapporti tra Stato, le regioni e le
province autonome di Trento e diBolzano sono individuate le attrezzature di
lavoro per le quali è richiesta unaspecifica abilitazione degli operatori
nonché le modalità per il riconoscimentodi tale abilitazione, i soggetti
formatori, la durata, gli indirizzi ed irequisiti minimi di validità della
formazione.
Naturalmente
parliamo di muletti che non sono utilizzati sulla strada come veicoli
altrimenti occorre la patente della Motorizzazione.
Quindi
per guidare un muletto allo stato attuale occorre:
se si è
lavoratori non autonomi: attestato rilasciato dal datore di lavoro che
certifica l'avvenuta esecuzione della formazione ed addestramento
se si è
lavoratori autonomi o datori di lavoro: solo esperienza
in
tutti e due i casi occorre comunque la prudenza del buon padre di famiglia.
Domanda
n° 314
Gentile
ing. Mannelli, sono RSPP presso una casa di riposo e ho un dubbio sulla
formazione obbligatoria del personale: in quanto RSPP posso fare formazione al
personale dipendente? sono costretto a rivolgermi agli organismi paritetici o
enti formativi privati?
Risposta
fino a
quando non usciranno nuove più vincolanti e particolareggiate disposizioni Lei
può fare tranquillamente la formazione del personale dipendente se si sente in
grado di farla. Infatti mentre il testo unico dispone che
12. La
formazione dei lavoratori e quella dei loro rappresentanti deve avvenire, in
collaborazione con gli organismi paritetici, ove presenti nel settore e nel
territorio in cui si svolge l’attività del datore di lavoro, durante l’orario
di lavoro e non puòcomportare oneri economici a carico dei lavoratori.
non
specifica dove cercare e come riconoscere gli organismi paritetici
rappresentativi (solo recentemente è uscito una circolare del ministero lavoro
che prevede la possibilità di chiedere conferma alla DPL) e cosa si intende per
collaborazione (/partecipazione all'analisi dei bisogni, partecipazione al
progetto formativo, partecipazione alle docenze).
Quindi
Lei faccia le lezioni e, se proprio vuole essere ligio alla norma, dopo avere
preso atto che nel luogo non ci sono organismi paritetici nel settore .
Domanda
n° 313
quanto
dura la nomina di un lavoratore come RLS
Risposta
tre
anni secondo vari contratti di lavoro. L'elezione è collegata all'elezione
della RSU. Ovviamente per essere certi occorre esaminare il CCNL del settore
interessato
Domanda
n° 312
Chi,
con quali titoli e secondo quali programmi può formare gli addetti alle macchie
movimento terra ed altre macchine di cantiere per avere il cosiddetto
patentino?
Risposta
Siamo
in attesa al (9/9/2011)di un provvedimento specifico che regolamenti
l'acquisizione del patentino. attualmente la formazione e l'addestramento soni
obbligatori ma il datore di lavoro sceglie chi, con quali titoli e secondo
quali programmi .
Domanda
n° 311
Gen.le
Ingegnere,
in caso
di utilizzo di un Ponteggio elettrico (elevabile) in cantiere, quale deve
essere la documentazione ai sensi del D.Lgs 81/2008 che il Coordinatore deve
tenere agli atti?
Risposta
dal 29
gennaio 2012 entra in vigore il DECRETO 11 aprile 2011. Disciplina delle
modalità di effettuazione delle verifiche periodiche di cui all’All. VII del
decreto legislativo9 aprile 2008, n. 81, nonché i criteri per l’abilitazione
dei
soggetti di cui all’articolo 71, comma 13, del medesimo decreto legislativo.
Nell'allegato
II di tale decreto ci sono le Piattaforme di lavoro autosollevanti su colonne
per le quali viene introdotto l'obbligo di denuncia all'INAIL di prima
installazione . Quindi nel POS occorre che sia presente :
1-
dichiarazione di conformità CE se ponteggio meccanizzato è marcato CE
2-
attestazione di corrispondenza ai requisiti di sicurezza dell'allegato V del D.
Lgs. 81/08 se non marcato CE
3-
copia delle denuncia di prima installazione fatta all'INAIL (basta la richiesta
di verifica periodica fatta all'INAIL)
4-
verifica periodica biennale eseguita da INAIL o soggetto abilitato (per questa
verifica periodica si può soprassedere fino a gennaio 2012
Domanda
n° 310
chiar.mo
prof. mannelli, avrei un quesito da porli: la X s.r.l si occupa di vendita di
abbigliamento e accessori, ha 2 punti vendita.Deve redigere 2 DVR, nominare 2
RLS, 2 addetti all'antincendio e al primo soccorso?
Risposta
il dvr
è 1, il RLS è 1 (facoltativo), purtroppo per addetto antincendio e primo
soccorso la normativa non è chiara. è opportuno far seguire il corso 1 addetto
per punto vendita
Domanda
n° 309
Egr.
Ing. Mannelli,
allo
stato attuale, è obbligatoria la nomina del responsabile dei lavori, e nel caso
in cui non lo fosse e non venga nominato, le responsabilità restano in capo al
committente o al progettista/direttore dei lavori?
Risposta
la
nomina del responsabile dei lavori non è obbligatoria..Le responsabilità in
caso di mancata nomina restano in capo al committente. in caso di infortunio
però è possibile che venga chiamato in causa anche il direttore dei lavori se
non c'è il CSE in quanto unico tecnico presente sul cantiere
Domanda
n° 308
Gentile
Ing. le pongo il quesito: in un cantiere riguardante la realizzazione. di un
fabbricato, dove svolgo mansioni di D.L. e C.S., si sono ormai ultimate le
lavorazioni suddette e, in attesa di una variante per la realiz. di un locale
tecnico aggiunto, si stanno sistemando le aree a prato. Volevo sapere se, visto
che le lavorazioni sono di piccola entità e saranno svolte da unica impresa,
potevo dare fine al mio incarico da C.S.
Risposta
il CSE
cessa dall'incarico o per ultimazione cantiere o per dimissioni
Domanda
n° 307
Può il
direttore sanitario di una casa di cura privata accreditata Aiop svolgere anche
le funzioni di RSPP?
Risposta
Si, se
non è il datore di lavoro , se ha i requisiti (corsi A-B7-C) e se ha il tempo
di farlo
Domanda
n° 306
per
lavori di bonifica di coperture in materiali contenenti amianto del tipo
"eternit", quali requisiti professionali deve avere il Direttore dei
Lavori ed il Coordinato per la sicurezza in fase di esecuzione? occorre una
formazione specifica per la presenza in cantiere durante le lavorazioni di
rimozione dell'eternit?
Risposta
Il
direttore dei lavori e il coordinatore non devono avere particolari requisiti
professionali ma se vogliono presenziare alle operazioni devono avere il corso
di formazione stabilito dal CSE stesso e/o dall'impresa. Occorre un piano di
rimozione dell'amianto approvato dal coordinatore (art. 256 comma 4) redatto
dal datore di lavoro dell'impresa qualificata incaricata e notificato alla
ASL..
Nel PSC
il coordinatore può preveder misure aggiuntive di protezione rispetto a quelle
previste dal d. lgs. 81/ 08 in merito alla formazione art. 258 per tutti i
lavoratori esposti o potenzialmente esposti a polveri contenenti amianto che
devono ricevere una formazione sufficiente ed adeguata, ad intervalli regolari,
o alle condizioni al contorno da tenere presente nel piano di demolizione.
Domanda
n° 305
Salve
ingegnere, devo montare un ponteggio su una rampa in cls; disponendo di basette
regolabili solo in altezza, desidero sapere:
- come
vanno posizionate le basette su una rampa in cls?
Risposta
le
basette devon essere sempre in piano se non diversamente indicato dal
costruttore del ponteggio. Allego uno schema di disegno che mi appare fatto
bene
Domanda
n° 304
Prof.
Mannelli per quanto riguarda i corsi di formazione RSPP, RLS, Addetti
Antincendio e Primo Soccorso, quali di questi elencati va realmente aggiornato?
Sicuramente
il Primo soccorso ogni 3 anni e l'RLS se supera un certo numero di lavoratori
precisamente 15,
Risposta
Obblighi
di aggiornamento secondo D. Lgs. 81/08
RSPP
non datore di lavoro: aggiornamento quinquennale di 40, 60 o 100 ore secondo i
macrosettori nei quali viene svolta l'attività
RLS:
RSPP
datore di lavoro: in attesa disposizioni
RLS: la
contrattazione collettiva nazionale disciplina le modalità dell’obbligo
diaggiornamento periodico, la cui durata non può essere inferiore a 4 ore
annueper le imprese che occupano dai 15 ai 50 lavoratori e a 8 ore annue per
leimprese che occupano più di 50 lavoratori.
Primo
soccorso: La formazione dei lavoratori designati andrà ripetuta con cadenza
triennale almeno per quanto attiene alla capacità di intervento pratico. (6 ore
aziende gruppo A o 4 ore aziende gruppo B-C)
Antincendio-
emergenza :in attesa disposizioni
Domanda
n° 303
I corsi
di RSPP possono essere svolti da un'agenzia formativa senza che questa richieda
la matricola per il corso stesso?
Risposta
ritengo
che la domanda voglia intendere se una società di formazione accreditata possa
fare un corso RSPP senza avvertire di volta in volta l'ente regione. Se questa
è la domanda posso rispondere solo dicendo che dipende dalla regolamentazione
regionale . Nella mia Regione non solo non si può ma la regione effettua
verifiche durante lo svolgimento anche se il corso non è sovvenzionato.
Domanda
n° 302
Vorrei
sapere se è valida una autocertificazione del durc: mi hanno mostrato un modulo
C dell'inps dove l'impresa dichiara di essere a posto.
pero io
sono a conoscenza della sentenza qui sotto riportata....
stiamo
parlando di un'impresa edile che dovrà fare la parte idraulica.
*
(Consiglio di Stato Sentenza 25/08/2008, n. 4035/08)
Qual è
la verità?.
Risposta
a
volte(raramente per chiedere contributo o in fase preventiva di aggiudicazione)
basta l'autocertificazione. Invio modello di autocertificazione e un sunto
abbastanza chiaro
Domanda
n° 301
Gentile
ing. Mannelli il mio quesito è il seguente: chi firma il POS? So che deve
essere sottoscritto dal datore di lavoro, mi chiedo che essere sottoscritto
anche dal rapprestante dei lavoratori e dal medico competente?? Se si qual'e'
l'articolo normativo che prescrive ciò.
Risposta
l'unica
firma obbligatoria sul pos è quella del datore di lavoro. L'organo di vigilanza
potrebbe chiedere prova che è stato fatto quanto previsto dall'art 25 e art.
50. la firma sul POS del MC e del RLS risolve tale problema.
medico
competente: art.25 comma 1 lettere a), l
rls art.
50 lettera b